Prepariamo i nostri sughi seguendo fedelmente le antiche ricette di famiglia, quelle tramandate dalla mamma della mamma della nonna di mamma, questi ultimi fanno la differenza.
Ma proprio perché “nostri”, i sughi Vestalia benché originali, hanno avuto delle piccole variazioni che li rendono ancor di più gustosi e inimitabili. Ingredienti, procedure, variazioni sono segreti meticolosamente descritti e gelosamente custoditi nel nostro manuale dei protocolli, meglio conosciuto come la Bibbia di Vestalia
La prima fase della nostra preparazione riguarda l’impostazione della linea. A seconda della ricetta da eseguire organizziamo tutti gli ingredienti, pesandoli scrupolosamente (secondo le indicazioni del protocollo) e lavando accuratamente e sotto acqua corrente gli ortaggi e le verdure. Il taglio dei prodotti, benché sia un passaggio semplice, viene eseguito con cura e meticolosità date le grandi quantità che utilizziamo per le nostre ricette.
I nostri sughi sono preparati secondo tradizione. Procedura e tempi di cottura resteranno un segreto custodito nel protocollo di Vestalia. Quello che possiamo svelare è che ogni secondo nel corso della preparazione è importante; sbagliare anche di pochissimo potrebbe compromettere la riuscita della ricetta e intaccarne il gusto. Ecco perché seguiamo questa fase in maniera scrupolosa ma con le stesse modalità con cui prepariamo il sugo a casa: pentolone e fornello.
Invasettiamo scrupolosamente a mano i sughi in barattoli di vetro
Questa è l’ultima fase della nostra preparazione e con ogni probabilità è quella che fa la differenza. Siamo forse gli unici ad utilizzare questo procedimento per la conservazione dei sughi e proprio per questo i dettagli di quest’ultimo passaggio resteranno custoditi nella “Bibbia di Vestalia”. Quello che possiamo dire è che anche in quest’ultima fase i tempi sono tutto, rispettarli perfettamente ci permette di portare sulle vostre tavole dei sughi che conservano il sapore e l’odore di quelli appena cucinati.
Molti progetti e intuizioni di business nascono per caso, quasi per gioco. E’ il caso di Vestalia, una gustosa idea, nata davanti un bicchiere di buon vino. Correva l’anno 2017 e Luca, uno dei due attuali soci, lavorava in un’enoteca (resa tale da lui stesso da una vecchia cantina), frequentata con assiduità da Roberto, colui che sarà il futuro socio. I due ragazzi a quei tempi erano poco più che conoscenti, ma spesso sorseggiavano insieme un calice sopratutto in orario di chiusura quando Luca poteva dedicare un po’ di tempo ai suoi clienti. E proprio in una di queste serate, Luca si accomoda al tavolo di quello che diventerà il suo attuale socio e prende forma il progetto che diventerà Vestalia. Davanti a del buon vino tutto sembra più facile e realizzabile, ma i giovani ragazzi avevano le idee chiare e la voglia di riuscire e così giorno dopo giorno, difficoltà dopo avversità , quel progetto lacunoso ed embrionale, cominciò a prendere forma. Nel maggio 2020, dalle ceneri del Covid nasce Vestalia, un progetto ambizioso come i suoi founders che non perderanno mail la voglia di mettersi in gioco.
Parola d’ordine: “non fermasi mai”